Ripartenze

Come si riparte?

Questa sembra essere la vera domanda di queste ultime settimane… Precauzioni, protocolli anti-contagio, ripresa, tabelle di marcia, gestione del personale, difficoltà organizzative, ecc… La vera lotta, la vera sfida, sembra essere proprio quella contro l’incertezza del proprio futuro.

Passiamo molto tempo a cercare di prevenire gli scenari peggiori, amministrando ogni risorsa al meglio, pensando alle migliori strategie possibili, ma a volte non basta. Abbiamo come la sensazione di essere disorientati, di aver perso i nostri punti fermi, di non essere preparati per “navigare a vista”. Ed è così che perseveriamo in labirinti logici, spingendo la nostra mente a sforzi che non possono comunque reggere il peso emotivo delle nostre preoccupazioni.

L’ansia, lo stress, la paura del domani hanno ben poco di logico… Per quanto il nostro cervello si sforzi di tenerli a bada, finisce spesso col fallire, perché non risulta essere lo strumento idoneo a questa lotta, bensì un canale differente di funzionamento.

Spesso ci illudiamo di poter razionalizzare tutto, di poter controllare logicamente il nostro futuro o di poter prevenire il nostro domani, dimenticando che ciò che spesso ci frega è un mix di sensazioni ed emozioni negative, che ci attanagliano lasciandoci col respiro corto.

Certo, il bombardamento mediatico non ci aiuta, tantomeno le statistiche mondiali sulla pandemia…L’ansia o addirittura il panico ci spingono a vivere una vita di anticipo, una sorta di proiezione nel futuro, che è l’esatto opposto della reale percezione di controllo che vorremmo.

Vivere nel futuro significa perdere di vista l’unico tempo di azione sul quale abbiamo realmente potere: il nostro presente. Difatti, se tuttora in fase di corrente pandemia, commettiamo l’errore di guardare al futuro con le lenti della paura, quello stesso futuro non potrà che risultare ansiogeno… L’errore non sarà, quindi, di contenuto, ma di metodo. Stiamo guardando al domani con delle lenti contagiate di paura!

Il nostro futuro dipende soprattutto da ciò che possiamo fare concretamente oggi, domani, ogni giorno! Vivere oggi il nostro domani risponde perlopiù a un nostro bisogno di rassicurazione, che molte volte non ha niente a che fare con ciò che potrà essere realmente il nostro futuro.

Molto spesso, la vera battaglia ha luogo soprattutto nella nostra mente. E ci sono battaglie simili a vere e proprie trappole: le vinci solamente evitando di caderci dentro.

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile.

E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile

San Francesco d’Assisi

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