La tendenza al perfezionismo, a essere sempre impeccabili, nonché a vivere con estrema rabbia e disagio ogni possibile errore, sta prendendo sempre più campo nelle nostre vite quotidiane. La ricerca della perfezione ci illude di essere al riparo da molte cose (errori, vergogna, imbarazzo, ecc), mentre ci espone ad una tensione continua, ad una sensazione insopportabile, spesso incontrollabile.
I perfezionisti sono costantemente in allerta, sempre pronti a neutralizzare ogni possibile minaccia alla buona riuscita delle cose. Sono spesso nervosi, non amano le sorprese o le improvvisate, hanno necessità di preparare e pianificare tutto, illudendosi di poter avere il controllo di ciò che potrà accadere.
Il vero paradosso di queste persone è che svolgono il loro copione per prevenire possibili ansie o scocciature future, ma vivono un forte stato di tensione e irrequietezza presente.
Molti si sentono in gabbia, incapaci di agire diversamente. Riconoscono la fatica del loro stile di vita, ma non riescono a liberarsi dall’ansia di qualcosa che può andare storto o, comunque, che non può essere previsto.
Allora cosa fare? Ecco alcuni suggerimenti:
- Anzitutto, fai attenzione ai pensieri e alle scelte del tipo “tutto o nulla”. Chi vive la propria vita con estremo perfezionismo, non ama alcun tipo di compromesso, così come non accetta situazioni indefinite o incomplete. Ricordati che non è possibile giocare solo quando si è certi di vincere, così come non è necessario essere i migliori in tutto ciò che si fa per potersi sentire amati e rispettati. Anzi, chi si è sentito veramente amato, si è sentito accettato e valorizzato così com’è, non in virtù dei suoi successi;
- Cerca di essere più paziente e tollerante con gli altri e con te stessio La rigidità spinge spesso a non sopportare il prossimo e a giudicare se stessi. Diversamente, è possibile migliorare le relazioni e scongiurare il rischio di sentirsi criticati dagli altri;
- Circondati di persone capaci di valorizzare la tua persona, non la tua abilità. Chi ti vuole diverso, non ti vuole veramente e ti rende schiavo del suo giudizio.
Nella vita, non basta raccontarsi che “nessuno è perfetto” per scongiurare il rischio del perfezionismo. Nessuna solidarietà basterà a soffocare il peso di questa ossessione. Sarà ben più importante, nonché efficace, cominciare a vivere da “imperfetti”: accettando noi stessi e alleggerendo il nostro giudizio personale, la vita diventerà improvvisamente molto più leggera.
“La perfezione è sempre a un gradino dalla perfezione” A. D’Avenia